Questa mattina giro di prova con la bici nuova. Mi sono concesso la mia prima Colnago, una CX-1 Evo montata Shimano Ultegra, alla quale ho fatto subito un upgrade ruote, una coppia di Fulcrum Racing 0. E’ da quando abbiamo aperto il negozio che pensavo ad una Colnago, ma tra una cosa e l’ altra non ci ero ancora riuscito. Poi è arrivata la decisione di vendere la Giant che per me era un po’ troppo “lunga”, e così ne ho approfittato.
La scelta era tra questa e la M10 (C59 fuori portata per me €€€); benchè superiore sulla carta, a livello estetico preferisco la CX-1, anche se di sicuro paga un po’ il peso. Così montata si aggira intorno ai 7,8kg, in taglia 54s (58), con pedali Ultegra in carbonio e due portaborraccia (qualcuno potrebbe storcere il naso per un peso simile su di una bici che a listino si aggira intorno ai 3700€), ma d’ altronde Colnago si sa che non va alla ricerca del peso estremizzato.
Dal sito Colnago:
Colnago e il peso del telaio
Il peso del telaio è un dettaglio che sta portando sul mercato prodotti non sicuri. Il processo spesso inaffidabile e inconsistente di manifattura dei telai in fibra di carbonio potrebbe produrre prodotti dalla durata e dalla resistenza alle fatiche sospette. Le circostanze esterne possono facilmente portare prodotti di bassa qualità a crepe improvvise o addirittura alla rottura inaspettata del mezzo. Molti processi per diminuire il peso di un telaio sono semplicemente non testati e molto rischiosi. Grazie alle applicazioni di questi processi ci sono sul mercato numerosi telai dal peso tra i 700gr e gli 800gr. Questi telai rappresentano una tentazione per il consumatore in cerca di qualcosa di leggero. Colnago però per il suo top di gamma crede in un limite al peso di 1000gr. Non vale la pena sacrificare la manovrabilità, la sicurezza e l’affidabilità per pochi grammi in meno di peso su un telaio, il cuore della bicicletta.
Mi aspettavo quindi una bicicletta solida e manovrabile, e la prova non ha deluso le aspettative: il carro posteriore smorza molto bene le vibrazioni, merito della sua forma arrotondata, e con i copertoncini da 25mm (Conti GP 4Season) si ottiene un ottimo livello di comfort. La bici mantiene però una rigidità strutturale importante che si fa sentire nei rilanci e in fuori sella. Anche le ruote fanno la loro parte in questo senso, mi avevano sempre parlato molto bene delle Racing 0 e ora capisco perchè, non si sente nessuna flessione quando si spinge a fondo sui pedali.
Come test ride ho scelto la scalata al Passo Santa Barbara da Loppio, un anello di 50km con partenza da casa. Ho scelto questo versante per poter affrontare in discesa il lato di Arco, una discesa molto tecnica e impegnativa. Ci è voluta qualche curva per prendere confidenza, soprattutto con i copertoni nuovi, ma poi la situazione è migliorata. Sicuramente la bici necessita di maggiore decisione nell’ impostazione di curva, ma una volta scelta la traiettoria si ha la classica sensazione di essere su di un binario, stabile e potente.
Resta da vedere come si comporterà la bici sulle lunghe distanze, ma per ora sono più che soddisfatto, è proprio quello che mi aspettavo da una Colnago.
Modifiche rispetto alla versione di serie:
- ruote Fulcrum 0, copertoni Continental GP 4Season 700x25mm;
- attacco manubrio carbonio Edge 110mm;
- reggisella carbonio Edge senza arretramento;
- sella Fizik Aliante Carbon K:ium;
- cambio posteriore Ultegra gabbia lunga/cassetta 12-30;
- freni Ultegra.
Salendo verso Nago
Piccola deviazione al Maso Naranch
I lavori sulla SP88 Bolognano-Monte Velo